Ero un bullo. La storia vera di Daniel Zaccaro
Articolo corale della classe terza A, scuola Ersilio Cozzi di Crespina.
Mercoledì 11 dicembre la nostra classe, insieme alle altre terze e seconde della scuola media di Crespina e Fauglia, ha visto presso il teatro di Fauglia lo spettacolo “Ero un bullo”. Ci recammo con i pullman della scuola verso le ore 10:00, lo spettacolo durò circa 2 ore e tornammo quindi verso le ore 12:30. Lo spettacolo, tratto da un libro, ha come protagonista Daniel, un ragazzo che nella sua vita parecchio movimentata attraverserà situazioni difficili che lo porteranno a far scelte sbagliate. Uno dei problemi principali fu suo padre, un alcolizzato che picchiava sia la madre che la sorella e che fin da quando Daniel era piccolo lo trattava come una nullità, come quando giocava a calcio e il padre non faceva altro che ostacolarlo e dirgli che non era capace, dopo di che lo obbligò a studiare ad un istituto professionale per idraulici ed è proprio lì che Daniel prenderà la brutta strada. Fece amicizia con Maxim, un ragazzino che all’inizio sembrava solo un bullo con cui si divertiva a fare dispetti a scuola, ma col tempo incominciarono a fare ben più che dispetti, incominciarono a rubare aiutati da Marica, una loro compagna di scuola e anche fidanzata di Daniel.

All’inizio nonostante venivano scoperti riuscivano comunque a scamparla nascondendo le prove, creando alibi e persino scappando. Ci fu una volta però che Daniel non riuscì a salvarsi, fecero una rapina e quando ci furono le indagini tutti gli indizi portavano a lui, e questa volta non riuscì neanche a scappare.
Rimase in prigione per tanto tempo, e pian piano iniziò a ragionare, a pentirsi, ma quello che gli svoltò la vita fu l’arrivo di un prete con grande cuore che ci teneva a far visita ai carcerati.
Daniel e il prete parlavano molto, il ragazzo gli raccontava la sua storia e il prete lo ascoltava, lo comprendeva e gli dava consigli per diventare una persona migliore una volta uscito di galera.
Quando finalmente uscì, Daniel seguì i consigli del prete, si laureò e diventò un educatore, trovo’ un significato alla sua vita e un motivo per cui non rimpiangere le scelte sbagliate fatte in passato.
Secondo me questo spettacolo, che è la rappresentazione della frase:
“Ricordati sempre che nella vita non esiste un copione già scritto: fino all’ultimo puoidecidere di cambiare il finale.” può cambiare le scelte di una persona poiché ti fa capire che non sarà mai troppo tardi per cambiare strada, per sceglierne una migliore.
Sono totalmente d’accordo con la frase, col messaggio dello spettacolo e credo che, nonostante possa sembrare una delle tante storie sui bulli, più gente dovrebbe vedere lo spettacolo per cambiare il proprio punto di vista.
Nicole Cardinale
Ecco una breve rassegna dei commenti dei ragazzi di terza A:
Io riguardo al messaggio sono d’accordo perchè se si prende una brutta strada, anche con intoppi, si rimedia sempre e con questo mi riferisco anche alla frase ‘’ricordati sempre che nella vita non esiste un copione già scritto: fino all’ultimo puoi decidere di continuare il finale”. Sono d’accordissimo…
Manuel Piccini
Con questa frase io sono d’accordo perchè è vero nella vita se non riesci nel lavoro o in qualsiasi altra cosa non è finita, ci sono molte altre cose che si possono fare.
Samuele Birindelli
Questo spettacolo mi è piaciuto molto perchè secondo me è un argomento molto importante
che molte persone sottovalutano. Però il titolo “ERO UN BULLO” secondo me non si adatta
alla storia raccontata.
Con la professoressa Campani abbiamo discusso su alcuni aspetti dello spettacolo tipo i personaggi e gli attori. Per esempio non a tutti è sembrato che Marika sapesse che Daniel e
Maxim facevano le rapine ma che lo abbia scoperto dopo, invece secondo me lo sapeva fin dall’inizio.
Riguardo agli attori, secondo me sono stati molto bravi a raccontare la storia e a recitare le parti.
“RICORDATI SEMPRE NELLA VITA NON ESISTE UN COPIONE GIA’ SCRITTO: FINO
ALL’ULTIMO PUOI DECIDERE DI CAMBIARE IL FINALE”.
Secondo me questa frase è in parte vera, perchè non per tutto puoi cambiare il “FINALE”.
Davide Circelli
In quanto alla frase “RICORDATI SEMPRE CHE NELLA VITA NON ESISTE UN COPIONE
GIA’ SCRITTO: FINO ALL’ULTIMO PUOI DECIDERE DI CAMBIARE IL FINALE”…
Sono d’accordo, l’importante è volerlo.
Questo spettacolo mi è piaciuto molto, mi ha colpito il fatto che Daniel sia diventato una persona totalmente diversa, capendo che le cose fatte in passato erano sbagliate e che se voleva poteva cambiare il suo futuro in meglio rendendo la sua vita migliore. Secondo me ciò che lo ha portato a cambiare è stata l’idea di aiutare altri ragazzi che erano come lui,
provando a farli ragionare e farli cambiare in meglio la propria vita.
Greta Cerri
Questo spettacolo non mi è piaciuto molto perché me lo immaginavo diverso, mi immaginavo qualcosa sul bullismo e non con rapine,carcere e cose varie.
Edoardo Bacci
A me questo spettacolo è piaciuto molto perché parlava di un ragazzo che inizialmente era triste e insicuro per la divisione dei genitori ma seguendo un’amicizia negativa è andato nella strada sbagliata.
Le cose che non mi sono molto piaciute sono il titolo: lui non aveva propriamente bullizzato le ragazze ma, lo spettacolo parlava di rapine e amicizie sbagliate.
Poi non mi è piaciuto il fatto che la ragazza, Marika, volesse in qualche modo approfittare che lui si arricchisse con queste rapine per ricevere dei regali in cambio, invece di fermarlo e dirgli che non si stava comportando bene.
Secondo me la frase “RICORDATI SEMPRE CHE NELLA VITA NON ESISTE UN COPIONE
GIA’ SCRITTO: FINO ALL’ULTIMO PUOI DECIDERE DI CAMBIARE IL FINALE” significa
che la vita puoi viverla come vuoi e nessuno ti deve obbligare a viverla in un certo modo o come vuole lui.
Sono molto d’accordo con questa frase perchè nessuno deve mai dirti che cosa fare nella vita tranne i genitori e i familiari.
Alice Degl’Innocenti
Io dovevo scrivere un commento personale su questa frase:
“ ricordati sempre che nella vita non esiste un copione già scritto: fino all’ ultimo poi decidere
di cambiare il finale”.
Io prima di vedere questa storia avrei detto: no, non si può cambiare il copione.
Ora invece direi proprio di sì, perché Daniel si è rialzato ogni volta che è caduto anche quando era in galera.
Questa storia mi è piaciuta, soprattutto quando è arrivato il parroco che ha sperato ha aiutato Daniel a diventare una persona, un uomo.
Pietro Spadavecchia
La mia opinione sulla frase: “ricordati sempre che nella vita non esiste un copione già scritto:
fino all’ ultimo poi decidere di cambiare il finale”, è che nella vita si possono fare molte scelte sbagliate, ma non c’ è scritto da nessuna parte che non si può cambiare.
Secondo me Daniel ha avuto questa reazione per il fatto dei suoi genitori che litigavano e si picchiavano sempre.
Giulia Trafeli
Pubblicato il 27 Gennaio 2025 da Michele Moni
Contenuto in: News Secondaria Crespina
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bullismo