La violenza sulle donne: gli alunni di Santa Luce incontrano la Sindaca
Dal 1999 il 25 novembre ricorre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Non è una data scelta a caso, poiché proprio il 25 novembre del 1960 alcuni poliziotti della Polizia segreta domenicana torturarono e poi uccisero tre sorelle, perché considerate rivoluzionarie.
In occasione di questa giornata, noi studenti della Scuola “A. Benci” di Santa Luce ci siamo recati presso la sala comunale Niccolini per assistere a un incontro sull’argomento in presenza della Sindaca Giamila Carli. Questa ha esordito cercando di sensibilizzare noi studenti sul grave problema. Purtroppo, come spiegava, non è un fenomeno a noi lontano, perché anche nel nostro Paese sentiamo spesso notizie di femminicidi: basta pensare che da gennaio sono già state uccise più di 100 donne, dalle più giovani di circa 10 mesi a quelle più anziane di 92 anni. Nessuna di queste donne meritava di morire, di lasciare la propria vita, i propri affetti, le proprie amicizie, i propri sogni e progetti.
Due signore dipendenti del Comune hanno realizzato una esposizione dove erano presenti delle rose, di cui alcune spezzate, che simboleggiavano una vita interrotta; su ogni foglia di questi fiori erano presenti i nomi delle donne uccise; c’era anche un’altalena che richiamava la libertà che ha ognuno di noi, ma allo stesso tempo anche un’instabilità, la paura di poter cadere da un momento all’altro e, quindi, che qualcuno possa ucciderti. Fortunatamente, alcune donne riescono con tanto coraggio a uscire da questo labirinto e, quindi, a rompere il muro di silenzio che le circonda e a chiedere aiuto. Molte adolescenti si rivolgono ad un familiare o a un docente di cui si fidano. Le donne adulte possono interpellare delle associazioni che si occupano di prestare sostegno in queste situazioni.
Personalmente ritengo che la Giornata contro la violenza sulle donne sia importante e che, quello di oggi, sia stato un incontro molto interessante. E’ fondamentale sensibilizzare i ragazzi e le ragazze sin dalla giovane età su questo argomento: infatti, fin da piccoli, è necessario far capire quanto sono importanti nella vita il rispetto per sé stessi e per gli altri, la libertà di parola, di pensiero, di religione…nessuno deve limitare la libertà dell’altro. In particolare, la donna non è né un oggetto né una proprietà dell’uomo, la donna è una persona da amare e rispettare.
L’alunna di 3 F, Irene Rossi