Tra Memoria e Speranza: 111 Stelle di Pace

Settimana della memoria per non dimenticare.
Anche quest’anno la nostra scuola ha voluto celebrare la Giornata della Memoria con un percorso intenso e condiviso che ha coinvolto grandi e piccoli in un viaggio fatto di ascolto, creatività, empatia e consapevolezza.
Le attività si sono sviluppate nell’arco di più giorni, a partire dalla lettura del libro Il Cavaliere delle stelle, che ha ispirato le riflessioni e i lavori delle classi. A rendere ancora più significativo questo percorso è stato il prezioso incontro, in collegamento da Israele, con Eszter Koranyi, mediatrice per la pace, intervistata da Ilaria Olimpico, mamma di una bambina di quinta. Un momento importante per aiutare i bambini a comprendere, con delicatezza e profondità, la complessità del conflitto tra Palestina e Israele.
In questo speciale articolo troverete i pensieri e le parole dei bambini e delle bambine della classe quinta, insieme al contributo della maestra Paola, che racconta il senso profondo di questa esperienza vissuta da tutta la scuola e quello di Ilaria Olimpico.
Resoconto e riflessione su “Il Cavaliere delle Stelle”, a cura dei bambini e delle bambine della classe quinta primaria di Fauglia.

Il 27 gennaio ci siamo riuniti in Agorà per leggere un libro che s’intitolava “Il cavaliere delle stelle”, il protagonista della storia è Giorgio Perlasca. C’era in atto la seconda guerra mondiale, Giorgio aveva come amico l’ambasciatore di Spagna e gli chiese se poteva andare ad aiutare le minoranze. L’ambasciatore disse di sì e gli diede un’armatura di carta, Giorgio Perlasca lo ringraziò e se ne andò. Arrivato a casa, costruì una spada di carta con tanto coraggio. Ogni giorno Giorgio indossava l’armatura e prendeva la spada e usciva per salvare le persone con le stelline, cioè le persone che secondo i nazisti andavano sterminate ma Giorgio in quei pomeriggi li prendeva e li portava in alcune torri sicure. Piano piano, dopo tanto tempo, iniziò a riempire tutte le torri; un giorno i nazisti videro Giorgio fare avanti e indietro portando le persone in queste torri e gli andarono a chiedere cosa stava facendo e lui con grande coraggio e determinazione rispose che non stava facendo niente, e loro se ne andarono. Poi passarono gli anni e la guerra finì e queste migliaia di persone vennero salvate. Molti anni dopo Giorgio aveva riposto in un cassetto dentro casa la sua spada e la sua armatura di carta. Giocava a carte con i suoi amici, un giorno che era in casa, e bussarono alla porta due bambini e lo ringraziarono molto per quello che aveva fatto molti anni prima per i loro genitori. Per tutti i bambini dell’Agorà il libro è stato molto interessante e comprensibile anche perchè ci ha affascinato molto l’armatura, pur essendo di carta. Giorgio ha protetto tutte le minoranze mettendo a rischio la sua vita.
Classe quinta
Resoconto dell’incontro con Ilaria Olimpico, a cura dei bambini e delle bambine della classe quinta.

Il giorno 29 gennaio c’è stato un incontro con Ilaria Olimpico, madre di una studentessa di classe quinta. Ha spiegato ai bambini della scuola della guerra tra gli ebrei e i palestinesi della organizzazione “Combattenti per la pace”, che è composta dalle persone dei popoli coinvolti nella guerra che si ribellano alla guerra. Poi ha diviso l’Agorà in due gruppi “rivali” e poi ha creato un terzo gruppo che doveva rappacificare i bambini. Fra le varie idee che sono uscite, una era di parlare con un gruppo e poi con l’altro e capire i problemi che ci sono e poi di fare pace. Dopo ha dato parola ad Ester, un’amica di Ilaria in collegamento da Israele, che ha parlato delle sue nonne che hanno vissuto la 2ª guerra mondiale, che avevano due storie diverse. Infatti una sua nonna ha lavorato fino a quando era molto vecchia per aiutare i bambini. Dopo Ester ha detto che esiste il giorno della memoria per non rifare gli stessi errori che si sono fatti in passato e invece anche oggi molte persone stanno male per colpa della guerra. Noi della scuola abbiamo capito il senso dell’incontro. Ci è piaciuto perché è stato un incontro insolito e interessante.
Classe quinta

Ilaria Olimpico ha scritto un articolo sull’incontro, pubblicato su Pressenza. Ecco il link per leggerlo: Il Giorno della Memoria: come ricordiamo la Shoah ai tempi delle macerie di Gaza.
Resoconto delle attività svolte durante la Settimana della Memoria, a cura della maestra Paola Ciardelli.

“Il cavaliere Giorgio a salvato tute le persone che ciabebano le stele dai cativi, a salvato tute le persone del mondo”. È così che Matilde di classe prima ha scritto sotto un disegno che raffigurava un cavaliere con la spada di cartone, alla fine di un bel percorso iniziato il 27 gennaio scorso nell’agorà della scuola, in occasione della Giornata della Memoria.
È stato letto ai bambini l’albo illustrato IL CAVALIERE DELLE STELLE, una storia cavalleresca metafora dell’incredibile vicenda di Giorgio Perlasca, l’uomo che si finse un console spagnolo e salvò la vita a 5218 ebrei ungheresi. “Giorgio… va dall’ambasciatore del re di Spagna… e chiede: -Come posso aiutare? Lui gli fa togliere il cappello e indossare l’armatura, un’armatura di carta. -Ti nomino cavaliere e ti affido il compito di proteggere le stelle”. Questa armatura con vari tipi di carta è stata realizzata dai bimbi delle sei classi della scuola: la carta scottex per assorbire le avversità, la carta alluminio lucente come il bene da compiere, la carta crespa che si modella e si allarga come il cuore per amare gli altri, la carta di giornale che contiene le informazioni per fare la cosa giusta, la carta velina trasparente come chi è leale e il cartone che conserva e protegge per una spada che non ferisce.
Il percorso è continuato con un interessante incontro svoltosi il 29 gennaio nell’agorà della scuola tra i bambini, gli insegnanti, i collaboratori, la signora Ilaria Olimpico, mamma di una bambina e compagna di un israeliano. Ospite speciale, in collegamento Zoom, la signora Eszter Koranyi, co-direttrice di Combatants for Peace, un movimento bi-nazionale fondato nel 2006 da ex-combattenti israeliani e palestinesi che hanno deposto le armi e rifiutato la violenza, lavorano per promuovere una pace giusta e dimostrare che israeliani e palestinesi possono collaborare e vivere insieme. Durante l’incontro si è parlato del ricordo, della giustizia, del coraggio di fare la cosa giusta, della pace, della compassione, della gestione delle emozioni grazie anche all’ascolto della storia familiare di Eszter.
L’evento si è concluso con l’ascolto di una poesia dell’artista gazawi Hannen Sabbah e gli stralci del discorso tenuto dall’israeliana Miriam Turmalin durante un evento in cui palestinesi e israeliani hanno scelto di commemorare insieme i loro morti. “…Affrontare questo nudo incontro con la realtà e dare vita ad una nuova speranza”, di H. Sabbah. “Ricordando la sacralità di questa terra, di tutti i popoli e di tutti gli esseri… Culture intrecciate, una tale abbondanza di bellezza”, di M. Turmalin. Il percorso si è concluso con la realizzazione da parte dei bimbi e delle bimbe di un grande pannello composto da una spirale di piccole mattonelle di pietra serena dove sono state dipinte stelle in ricordo di tutte quelle persone sfuggite alla morte grazie al coraggio di chi ha saputo fare la cosa giusta.
Paola Ciardelli










Presentazione dell’armatura del Cavaliere: ogni carta scelta rappresenta un valore da proteggere.

